Trattamento dei capillari superficiali del volto, di angiomi piani, angiomi rubino, spider-nevi
Le lesioni vascolari sono neoformazioni vascolari benigne che possono essere congenite e presenti fin dalla nascita oppure insorgere nel tempo. Possono presentarsi in ogni distretto corporeo, nella maggior parte dei casi rimangono asintomatici e senza rischi evolutivi. In genere le lesioni vascolari (come gli stessi angiomi) sono per molti motivo di disagio in quanto possono rappresentare degli inestetismi difficilmente mascherabili. La moderna tecnologia permette il trattamento di queste lesioni grazie all’utilizzo di laser specifici verso le componenti vascolari che sono alla base di queste lesioni rispettando le strutture cutanee annesse.
I capillari del volto (o telangectasie cutanee del viso)
I capillari del volto, sopratutto su naso, mento e guance, possono rappresentare un inestetismo fastidioso. Il trattamento più indicato è l’intervento con tecnologia Laser vascolare (dye pump o colorante pulsato, oppure Nd:YAG ad impulso lungo), che coagula i capillari rotti o dilatati, favorendone il riassorbimento.
Come vengono trattati i capillari del volto (o telangectasie cutanee del viso)?
Per trattare questo tipo di inestetismi vengono utilizzati laser cosidetti vascolari, ovvero con un’energia erogato a delle lunghezze d’onda precise, che assicurano un assorbimento massimo da parte delle componenti vascolari. Generalmente sono necessarie più sedute per un risultato soddisfacente (2 o 3 sedute distanziate da un mese), questo per due motivi: trattandosi di un’area molto delicata per quanto riguarda l’estetica e il tipo di tessuto, il trattamento va erogato con il massimo rispetto e attenzione per la fragilità del tessuto; e come secondo, poichè il riassorbimento della lesione dipende dalla risposta immunitaria soggettiva, attivata per rimuovere le componenti vascolari danneggiate dal laser. Grazie alle moderne tecnologie laser si ottengono ottimi risultati ma poiché l’inestetismo in molti casi fa parte di una predisposizione genetica, oppure nel caso della rosacea eritemato-telangectasica, la dermatosi è cronica, una recidiva è comunque possibile.
Che cos’è un angioma?
L’angioma cutaneo, comunemente chiamata “voglia”, è una lesione benigna caratterizzata dalla proliferazione e dilatazione (clustering) dei vasi arteriosi (emangioma) che si presenta come una macchia che espone una colorazione tendente al rosso. Spesso questo tipo di lesione compare poche settimane dalla nascita (emangioma infantile) e in questi casi regrediscono anche completamente, ma in altri pazienti la lesione è già presente alla nascita e la sua espansione è direttamente legata alla crescita fisiologica del bambino evolvendo in quelle che poi vengono chiamate appunto “voglie” o più tecnicamente “macchie a vino di Porto” o “nevus flammeus“.
Queste lesioni sono quasi sempre asintomatiche, non sono contagiose non avendo nessun agente eziologico infettivo e in genere non sono sinonimo di altre gravi patologie vascolari gravi, possono però rappresentare un fastidiono inestetismo per alcuni pazienti.
Come vengono trattati gli angiomi?
Gli angiomi potrebbero creare problemi psicologici (nell’autostima e nella sicurezza) in quanto inestetismi nei soggetti sofferenti.
Il trattamento più efficace a oggi risulta essere la laserterapia, in particolare con l’utilizzo del Laser a Coloranti Pulsato (Dye Pump laser), un laser considerato selettivo per le componenti vascolari.
L’angioma non può essere eliminato con un’unica seduta vista la complessità della sua struttura, si assiste infatti ad una progressiva riduzione della colorazione e il riassorbimento della lesione seduta dopo seduta, fino ad arrivare ad un risultato soddisfacente per il paziente.
Non tutte le lesioni vascolari sono presenti o compaiono alla nascita, la più comune manifestazione di lesione vascolare in età adulta è l’angioma rubino, anche chiamato “angioma senile” o “macchia/angioma di Campbell de Morgan”
Gli angiomi rubino
Gli angiomi rubino si presentano come piccoli rilievi a forma di cupola, di colore rosso acceso, asintomatici, che, a differenza degli angiomi congeniti che sono presenti dalla nascita e di dimensioni maggiori, insorgono in genere in età adulta.
Come vengono trattati gli angiomi rubino?
Se questo tipo di lesione rappresenta un inestetismo fastidioso per il paziente, gli angiomi rubino possono essere trattati e rimossi in maniera veloce ed efficace (spesso con una seduta sola) con il laser a impulso lungo Nd:YAG che coagula i globuli rossi dal’interno facendo collassare e riassorbire l’intera struttura vascolare. Il fastidio che si prova durante il trattamento è paragonabile al colpo di un elastico e dura meno di un secondo. Successivamente l’angioma rubino assumerà una colorazione più scura simile ad un livido, conseguente alla coagulazione del sangue all’interno, che guarisce completamente nel giro di 2 settimane.
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